Il Diario di Rosario Toscano e i Messaggi
La Vergine Santa si manifesta a Rosario in casa sua a Catania con tre apparizioni, per così dire preparatorie. Egli vede solo una misteriosa luce e sente una voce di donna che lo esorta a pregare per i peccatori e ad aver fiducia per la malattia virale che lo debilita da parecchi mesi, facendolo assentare molto spesso da scuola. La malattia del ragazzo e le conseguenti numerose sue assenze alle lezioni inducono i genitori una domenica mattina (4 maggio 1986) a parlare con il preside e con qualche insegnante della scuola retta da religiosi, i Fratelli delle scuole cristiane, dopo la S. Messa che si celebra presso la cappella affinché fossero indulgenti nei riguardi del loro figliolo. Nell’ultima delle tre apparizioni "preparatorie" la misteriosa voce si rivelerà come l’Immacolata Madre di Dio, e dirà al giovane di recarsi domenica 11 maggio nei dintorni della casa di campagna del suo nonno paterno a Belpasso, per vederla nella sua interezza. |
Domenica 4 maggio 1986, (casa di Rosario) Lunedì 5 maggio 1986, (casa di Rosario) Mercoledì 7 maggio 1986, (casa di Rosario) Giovedì 8 maggio 1986, (casa di Rosario) |
Il fondamentale messaggio della 1ª apparizione (11-5-1986) mette in risalto l’importanza della celebrazione eucaristica e della fede, quale dono da custodire e coltivare nella Chiesa e per il futuro della Chiesa, sottolinea poi il valore della preghiera come esperienza della presenza di Dio e quello dell’umiltà come premessa di una vera conversione, presupposti questi di ogni apostolato. La 2ª apparizione (18-5-1986) pone l’attenzione sulle realtà celesti e pertanto invita, da una parte, ad invocare gli angeli come ministri della gloria di Dio contro le potenze del maligno, dall’altra esorta ad avere una maggior cura verso gli agonizzanti affinché nel loro trapasso dal tempo all’eternità abbiano ogni assistenza spirituale necessaria. Dalla 3ª apparizione (1-6-1986) alla 11ª (18-9-1986) i nove messaggi sono incentrati sull’azione dello Spirito Santo Amore infuso nei cuori (1-6-1986) e che si manifesta insieme con il Padre e il Figlio nel creato (8-6-1986), tale splendore si esprime innanzitutto e nella forma più alta nel cuore della Vergine Maria (apparizione importantissima del 18-6-1986), ma la S. Vergine vuole aiutarci a far risplendere anche nel cuore dei credenti tale presenza divina iniziata con il battesimo esortandoli a combattere le debolezze e il peccato cui sono soggetti ricordando il sacrificio di Cristo (1-7-1986; 8-7-1986; 18-7-1986) e ad invocare i doni dello Spirito per servirsene meglio (1-9-1986; 6-9-1986) ed essere trasformati nell’amore perfetto del Signore (18-9-1986). |
Domenica 11 maggio 1986, (roccia di Belpasso) Domenica 18 maggio 1986, (roccia di Belpasso) Domenica 1 giugno 1986, (roccia di Belpasso) Domenica 8 giugno 1986, (roccia di Belpasso) Martedì 17 giugno 1986, (casa di Rosario) Mercoledì 18 giugno 1986, (roccia di Belpasso) Martedì 1 luglio 1986, (roccia di Belpasso) Martedì 8 luglio 1986, (roccia di Belpasso) Venerdì 18 luglio 1986, (roccia di Belpasso) Lunedì 1 settembre 1986, (roccia di Belpasso) Sabato 6 settembre 1986, (roccia di Belpasso) Giovedì 18 settembre 1986, (roccia di Belpasso) |
Dalla 12ª apparizione (23-11-1986) alla 18ª (1-4-1987) i sette messaggi, denunciando le strutture di peccato presenti nel mondo odierno ed evidenziandone le conseguenze richiamano da una parte l’attenzione sul destino prossimo dell’umanità (da recenti divulgazioni si apprende che Rosario già dal 1999 si era premurato ad avvisare il suo Vescovo, ed anche il popolo di Dio, circa i pericoli incombenti a causa della strada oscura che le nazioni del mondo hanno intrapreso; ciò ha avuto esito nel presente periodo storico segnato da vari eccidi terroristici, infatti a tal proposito Rosario confidò pure al suo Vescovo e al suo padre spirituale che la Ss. Vergine richiamò l’attenzione verso quella parte del mondo detta "mezzaluna fertile", oggi chiamato Medio Oriente, e gli rivelò che da questo crocevia delle tre grandi religioni monoteiste diffusesi nel mondo, per reazione a complesse strutture di peccato si sarebbero originate e propagate anche erronee ideologie, e che il desiderio di sopraffazione e prevaricazione da parte di alcuni popoli contro altri avrebbe fatto nascere e diffondere in tutto il mondo nuove inquietudini e sofferenze anche per i figli e i tesori spirituali della Chiesa). D’altra parte vi è il richiamo sul destino ultimo della nostra esistenza (le visioni simboliche dell’inferno, del purgatorio e del paradiso), e vengono mostrati i mezzi (la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e al Sacro Cuore di Gesù vissuta nella preghiera e nell’offerta dei propri sacrifici) per ottenere ciò che di buono il futuro può riservare e per evitare ciò che di negativo esso potrebbe prospettare. |
Domenica 23 novembre 1986, (roccia di Belpasso) Lunedì 1 dicembre 1986, (roccia di Belpasso) Lunedì 8 dicembre 1986, (roccia di Belpasso) 1 gennaio 1987, (roccia di Belpasso) 1 febbraio 1987, (roccia di Belpasso) 1 marzo 1987, (roccia di Belpasso) 1 aprile 1987, (roccia di Belpasso) |
Dalla 19ª apparizione (1-5-1987) alla 24ª (1-10-1987) i 6 messaggi sottolineano l’aspetto cultuale da stabilire: a) sia alla Roccia di Belpasso: la Cappella per la celebrazione eucaristica (1-5-87); la processione e adorazione eucaristica (1-6-87); la celebrazione del Rito della Penitenza (1-7-87); b) sia nelle proprie comunità, facendo riferimento agli aspetti cultuali che il messaggio di Belpasso richiama: la preghiera intima di ogni giovedì della settimana durante la Santa Comunione nella propria parrocchia per intercedere per la conversione dei poveri peccatori e l’ora santa di adorazione dedicata a Gesù-Eucaristia (1-8-87); l’apostolato della preghiera, della carità solidale, e quello del sacrificio (1-9-87); il maggior approfondimento dell’apostolato della sofferenza redentiva e le indicazioni a vivere nello spirito di preghiera con alcuni suggerimenti e mezzi per meglio attuarli (1-10-87; 7-10-1987). |
1 maggio 1987, (roccia di Belpasso) 1 giugno 1987, (roccia di Belpasso) 1 luglio 1987, (roccia di Belpasso) 1 agosto 1987, (roccia di Belpasso) 1 settembre 1987, (roccia di Belpasso) 1 ottobre 1987, (roccia di Belpasso) |
Su invito della Ss. Vergine nell’apparizione dell’1 ottobre Rosario, il 7 ottobre 1987 verso le tre del pomeriggio, si reca presso una macchia di alberi che egli già conosceva perché in passato con i suoi cugini, andando ad esplorare i luoghi intorno, lo aveva scoperto, e qui giocando essi fingevano che fosse una specie di casa segreta. Perciò, quando la S. Vergine gli aveva detto di recarsi in un luogo appartato della zona perché il Signore gli avrebbe concesso una grazia a beneficio comune del Suo popolo, il pensiero di Rosario è corso subito a questa macchia di alberi. Il ragazzo, dunque, quel giorno, lasciati un po’ più indietro i genitori che lo avevano accompagnato, si inoltra in mezzo a questi alberi. Qui in circostanze particolari, che egli non ha il permesso di svelare, riceve la grazia particolare per il bene comune del popolo di Dio. Si tratta di locuzioni uditive provenienti da parte del Signore Gesù. In tale circostanza riceve una preghiera in forma di Rosario rivolta a Gesù, via, verità e vita. Essa offre uno spunto di meditazione sulle parole di Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre" (Gv 14,6-7). La stessa sera, durante la S. Messa celebrata presso la chiesa di S. Maria della Guardia, a Belpasso, egli riceve in locuzione una sorta di piccolo sussidio per i bambini preparatorio alla preghiera del S. Rosario. Sabato 10 ottobre, durante la S. Comunione gli viene dettata una preghiera al Cuore Immacolato di Maria. Dopo altri tre giorni, martedì 13 ottobre, durante la S. Comunione, riceve una preghiera d’intercessione per gli ammalati. Altri cinque giorni dopo, domenica 18 ottobre, durante la S. Messa al momento della S. Comunione riceve un’altra preghiera stavolta rivolta al Sacro Cuore di Gesù. Infine, Domenica 24 aprile 1988, sette giorni prima dell’ultima apparizione alla Roccia di Belpasso, gli viene dettata una supplica che è pure un atto di consacrazione alla Vergine di Belpasso. Rosario spiega il senso di queste preghiere come momenti di particolare invocazione che accompagnano determinate fasi della vita: la fase del discernimento vocazionale e/o di certe scelte fondamentali (con la preghiera rivolta a Gesù, nostra via, verità e vita); quella della prima giovinezza (con la preghiera propedeutica al Rosario per i bambini); la fase in continua evoluzione della conversione all’Amore (con le preghiere rivolte ai SS. Cuori di Gesù e di Maria); il momento della sofferenza propria ed altrui (con la preghiera dell’ammalato e/o per l’ammalato); infine, nei momenti difficili per il mondo (e non solo), quando con tutta la comunità dei credenti si invoca la Regina della Pace e ci si affida al suo Cuore Immacolato per il bene della Chiesa stessa e di ogni uomo che Dio ama. (Preghiere) Nei tre messaggi dalla 25ª apparizione (1-11-1987) alla 27ª (8-12-1987), la S. Vergine mostra in sintesi le sue esortazioni: la chiamata alla santità dei figli di Dio per intercessione del Cuore Immacolato della Regina della Pace, progetto che riecheggiando il Vangelo si fonda sui tre fondamenti, la penitenza/conversione (intesa sia come adesione alla persona e alla Parola di Gesù, sia come sacramento, sia come mortificazione personale); la preghiera (intesa sia come comunione con Dio, sia come azione liturgica, sia come apostolato), e la riparazione (intesa sia come apostolato della carità solidale per espiare le offese e le omissioni contro Dio e contro il prossimo, sia come apostolato del sacrificio come offerta di sé, unendo le proprie sofferenze con quelle di Cristo, in comunione col Sacrificio eucaristico per la salvezza del mondo). |
1 novembre 1987, (roccia di Belpasso) 1 dicembre 1987, (roccia di Belpasso) 8 dicembre 1987, (Chiesa dei Padri Filippini – Acireale) |
Dalla 28ª apparizione (1-1-1988) alla 32ª (1-5-1988), i cinque messaggi sono tutti incentrati sul tema del regno di Pace di nostro Signore Gesù Cristo che per mezzo del Cuore Immacolato della Madre vuole prendere dimora presso gli uomini contrapponendosi a un’illusoria idea di pace secondo la logica del mondo (messaggio della "mai vista tristezza di Maria" del 1-1-88, e messaggi del 1-2-88 e 1-3-88); in quanto nel progetto di Dio la Pace proviene dall’offerta di sé ad imitazione di Cristo crocifisso il quale ha vinto il male con l’amore e ci infonde fiducia in ciò mediante la resurrezione e i frutti che provengono da questi due eventi fondamentali (morte in croce e resurrezione) e dei quali Maria ha la missione di far fruttificare nella Chiesa e con la Chiesa (1-4-88). Il rifiuto di questo progetto di Dio è pericoloso per la storia dell’umanità e Maria ci vuol far scampare i pericoli riportandoci ancora sulla giusta via e assicurandoci la sua protezione quando tale pericolo sarà più vicino(1-5-88). |
1 gennaio 1988, (roccia di Belpasso) 1 febbraio 1988, (roccia di Belpasso) 1 marzo 1988, (roccia di Belpasso) 1 aprile 1988, (roccia di Belpasso) 1 maggio 1988, (roccia di Belpasso) |
La S. Vergine nel messaggio del 1 maggio 1988 dopo averci rammentato in un quadro d’insieme le meraviglie che Dio ha operato per noi, ci invita ad essere perseveranti nel praticare i suoi insegnamenti. Infine, vi è un monito forte contro la perdita della fede, contro le nostre infedeltà al Signore che, strutturate in modo tale da essere un sistema di vita dell’intera società, mettono in pericolo spirituale e materiale l’umanità del quale Dio vuole, invece, l’intero bene. Afferma la S. Vergine: "Dopo il periodo di pace che concederò al mondo per mezzo del mio Cuore, accadrà che molti si allontaneranno da Dio, si vergogneranno di Lui. Finito il periodo di pace, accadranno molti eventi spiacevoli, per ogni famiglia, per ogni città, per ogni nazione, per il mondo intero. Questo perché molti si adageranno di nuovo e si dimenticheranno di Dio e delle sue leggi. La Chiesa avrà molto da soffrire". Come conciliare l’idea di un periodo di pace del quale nessuno sembra aver notato gli inizi con un altro periodo ancora grave? Daremo una spiegazione avvalendoci delle valutazioni di Giovanni Paolo II nell’ottava parte del suo Testamento. Egli afferma che dall’autunno del 1989 per mezzo del Cuore Immacolato di Maria un fermento di pace è stato donato al mondo con la caduta dei regimi atei e comunisti e con la fine della cosiddetta "guerra fredda" senza il violento conflitto nucleare di cui pesava sul mondo il pericolo, cosicché l’ultimo decennio del XX secolo è stato libero dalle precedenti tensioni, sebbene si profilano nuove problematiche ed agitazioni. A tal proposito la S. Vergine ci ha messo in guardia contro un deterioramento dei valori religiosi per non aver messo a frutto con sincero pentimento la pace seminata da Dio per la sua materna intercessione. Non bisogna, però, dedurre erroneamente che la pace ha una fine, ma che gli uomini vi pongono fine e ne ostacolano il pieno affermarsi nella misura in cui si allontanano da Dio e dalle sue Leggi. La pace è un dono di Dio attraverso il Cuore Immacolato della S. Vergine, riflesso della perfetta pace di Cristo, venuto ad abitare in mezzo a noi, incarnandosi nel seno di Maria grazie al suo "sì". Verso la piena pace l’umanità dovrebbe avvicinarsi senza indugio e senza pericolosi arresti o deviazioni. La Madre del Cielo vuole aiutarci ad evitare e a rimuovere ciò che si contrappone alla vera e piena pace. Ci invita a non illuderci che la pace sia quella secondo la mentalità del mondo. È Cristo la nostra pace (Ef 2,14). La pace è quella che il Signore Gesù ci ha donato mediante il sangue versato sulla croce (Col 1,20). S. Paolo stesso afferma tale incompatibilità fra le due idee di pace: "Quando si dirà: "Pace e sicurezza", allora d’improvviso li colpirà la rovina" (1Tess 5,3). L’apostolo citando liberamente un versetto del Libro del profeta Geremia riassume il senso di un intero brano (Ger 6,1 e ssg.): "Lasciati correggere, o Gerusalemme, perché io non mi allontani da te e non ti riduca a un deserto, a una regione disabitata [...]. Saranno presi uomini e donne, l’anziano e il decrepito. Le loro case passeranno a stranieri [...]. Perché dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Essi curano la ferita del mio popolo dicendo: "Pace, pace!" ma pace non c’è. (Questa è la traduzione letterale di Ger 6,14 in una nota della Bibbia di Gerusalemme, edizioni Dehoniane, Bologna 1993, pag. 1701. La pace, shalôm, di cui parla anche la S. Vergine di Belpasso, esprime non solo l’assenza di pericoli esterni, ma tutto un ideale di prosperità individuale e collettiva, nelle buone relazioni con Dio e nell’armonia sociale, ideale che viene realizzato da Cristo Gesù). [...] Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre. Ma essi risposero: "Non la prenderemo!" [...]. Ecco, io mando contro questo popolo la sventura, il frutto dei loro pensieri, perché non hanno prestato attenzione alle mie parole e hanno rigettato la mia legge". Le parole dell’apostolo Paolo e del profeta Geremia riecheggiano nelle parole della S. Vergine di Belpasso quando rivela che famiglie, città, nazioni rischiano di passare per una grande tribolazione, e quando ne enuncia le cause nell’allontanamento da Dio, nella mancata testimonianza dei cristiani e, più in generale per il mondo, nell’assenza del senso di Dio e nell’inosservanza delle Leggi divine inscritte nel cuore dell’uomo. Per questo la S. Vergine ha promesso di ritornare una volta ancora: per avvisarci e nel frattempo proteggerci. Contro questo pericolo la Madre di Dio pone il baluardo della consacrazione totale di ogni suo figlio all’amore di Dio, offrendo come modello, protezione e scuola di vita spirituale i Sacri Cuori di Gesù e di Maria, immagini del nuovo Adamo e della novella Eva, modelli dell’umanità dal cuore nuovo. Nella seconda parte si annuncia, infatti, un segno di speranza, di liberazione e di salvaguardia quando invita a orientarci e ad affidarci ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, e a rimanere saldi nella testimonianza del Vangelo: "Ma prima che tutto questo accada ti avvertirò in modo che tu possa dirlo a tutti. Sarà questo il segno tangibile delle mie apparizioni ed è più importante dei segni nel cielo per la sua gravità. Non scoraggiatevi: guardate sempre ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Che il Santo Vangelo sia nelle vostre menti, sia la vostra parola, ma che soprattutto sia scrittura nei vostri cuori". A tal fine la B. V. Maria ci vuole formare e indicarci con largo anticipo tempi e modi di tale sacro affidamento, come gesto sponsale con Cristo Gesù di tutta la Chiesa, a cominciare dal suo nucleo più piccolo, la famiglia, giustamente chiamata chiesa domestica. Lo farà con la 33ª apparizione. LE COMUNICAZIONI DI N. S. GESÙ CRISTO Prima che questa avvenisse, Rosario racconta che nel 1995, in un periodo in cui il nostro continente e varie altre parti del mondo erano particolarmente agitati da guerre e tumulti, durante la S. Comunione chiese in preghiera a Gesù: "Signore, perché non fai venire la pace nel mondo, visto che puoi?". Inaspettatamente gli rispose: "È vero che posso, ma voglio che si riconosca che è frutto del trionfo del Cuore della mia Ss. Madre attraverso la conversione di quelle anime che ostacolano la pace con la loro indifferenza verso me". In un altro momento di preghiera durante la S. Comunione Gesù gli disse: "Voglio che si diffonda ancora, si conosca di più e si pratichi maggiormente la devozione al Cuore Immacolato della mia Ss. Madre come atto di culto che conduce al mio Cuore". Rosario obiettò che la Chiesa riconosce già questo culto. Ed il Signore Gesù rispose: "È vero che lo riconosce, ma pochi lo praticano offrendo preghiere e sacrifici di riparazione per la conversione dei peccatori, consolando al tempo stesso il Cuore della mia Ss. Madre e così il mio. Questo è il culto che cerco e che desidero". In un’altra occasione il Signore gli disse durante la S. Comunione: "Vengo a chiedere l’adempimento di quei propositi che ultimamente i successori di Pietro espressero, e cioè che ogni nazione, ogni diocesi, ogni parrocchia e famiglia si consacri al Cuore Immacolato della mia Ss. Madre". Rosario obiettò che per alcune di queste è stato possibile, ma che era difficile estendere questa consacrazione a ciascuna famiglia. Gli rispose: "È vero, ma ciò affretterà e consoliderà la pace che io ho affidata al Cuore della mia Ss. Madre, e poi con la mia grazia si può tutto. Confida in me pregando e sacrificandoti per questa intenzione". (In effetti gli ultimi Pontefici, come Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II hanno ciascuno a loro modo pronunciato o almeno incoraggiato la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Già Papa Pio XII, ad esempio, nella lettera enciclica Auspicia quaedam del 1 maggio 1948 così dichiarava: "Noi, quasi in rappresentanza dell'umana famiglia da lui redenta, volemmo consacrarla altresì al Cuore immacolato di Maria vergine. Desideriamo pertanto che, qualora l'opportunità lo consigli, si faccia questa consacrazione sia nelle diocesi, sia nelle singole parrocchie e nelle famiglie; e abbiamo fiducia che da questa privata e pubblica consacrazione sgorgheranno abbondanti benefici e celesti favori"). Infine, durante quello stesso anno, Rosario intese queste parole: "Se non si ascolteranno le mie richieste, nonostante oggi abbiate il seminario pieno, un giorno avrete le parrocchie vuote". |
Dunque, il 25 marzo 1999 giunge l’ultima apparizione che la Madre di Dio aveva promesso per avvisare tutti i suoi figli affinché trovassero rimedio e difesa contro le minacce che il maligno trama seducendo molte anime. La Madre di Dio afferma che è giunto il momento che i suoi figli ritornino al fonte della propria consacrazione battesimale per metterne a frutto le promesse con l’aiuto del suo Cuore Immacolato: attraverso la loro consacrazione anche le anime lontane da Dio saranno fatte partecipi, abbracciate e protette dall’infinita divina misericordia. Il piano della Madre di Dio comincia dalla chiesa domestica, la famiglia, ma poi vuole abbracciare tutta la Chiesa, coinvolgendo le parrocchie e le diocesi di tutto il mondo. Quindi, tutti i pastori della Chiesa sono chiamati a cooperare e ad assistere spiritualmente secondo anche l’esortazione del Papa: "Un’attenzione speciale, poi, deve essere assicurata alla pastorale della famiglia, tanto più necessaria in un momento storico come il presente..." (Giovanni Paolo II, Novo Millennio Ineunte, 47). Alla domanda di Rosario sul da farsi, la S. Vergine risponde di informare per iscritto il suo Vescovo riguardo alle comunicazioni del Signore Gesù. Gli ordina pure di informare il popolo di Dio senza però parlare di locuzioni. Lo farà nella terza relazione Rosario, rivelò tali comunicazioni ai direttori spirituali già dal 1995 e negli anni successivi. Quando nel 1999 la S. Vergine glielo ordinò, le riferì anche al Vescovo della Chiesa di Catania, rinnovandone gli appelli negli anni seguenti e insistendo sulla consacrazione delle famiglie. Nel marzo del 2001, comprendendo che si avvicinava quel pericolo verso cui stava precipitando l’umanità, rivelò al Vescovo pure l’apparizione del 1999 e gli appelli della Madre di Dio. Nel settembre del 2001, come è noto, si è palesata la grande offensiva terroristica e una nuova e più temibile fase di inquietudini e conflitti per il mondo intero. Come, dunque, la S. Vergine di Belpasso vuole che si realizzi la consacrazione delle famiglie? La famiglia cristiana, per la grazia dei Sacramenti vissuta in una concreta esperienza di fede e di carità, si pone come segno e riflesso dell’amore Trinitario e come attuazione originale e immagine della Chiesa, tanto da meritare il nome di "chiesa domestica" (cfr. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 11). Partecipa alla vita e alla missione della Chiesa, ricevendo e trasmettendo l'amore di Cristo. Offre a Dio il culto spirituale con la preghiera comune e l'offerta del proprio stare insieme, nella fatica e nel riposo, nella sofferenza e nella gioia, celebrando l'Eucaristia nel giorno del Signore, procedendo insieme nel cammino di fede (Cfr. CEI, La verità vi farà liberi, 1071-72). Poste queste premesse, la consacrazione della famiglia al Cuore Immacolato della Madre di Dio si propone come valido aiuto a quanti vogliono vivere meglio alla sequela di Cristo Gesù. Imitando le virtù di Maria, discepola perfetta di Cristo, la famiglia consacrata potrà testimoniare l’amore di Dio nella Chiesa e nel mondo. Si può, perciò, comprendere meglio il senso dei tre segni offerti da Maria: il ramoscello di ulivo formato da due varietà diverse (immagine che ricorda la Lettera ai Romani, 11,17-24, dove S. Paolo parla di un olivo buono e di un oleastro innestato in esso, come simbolo degli ebrei e dei gentili, entrambi beneficiari della riconciliazione con Dio), come segno di unità e riconciliazione tra i popoli nella pace di Dio, in Cristo, da realizzarsi con un percorso di conversione di ciascuno, a cominciare dal proprio nucleo familiare. La corona del Rosario, è il segno dell’intimità con Dio: rimanendo sempre uniti nella preghiera in famiglia, in comunione con il Signore, specialmente mediante il S. Rosario, meditando sulla sua Parola, ci si conforma sempre più ai voleri e alla perfezione di Dio e si diventa autentici testimoni dell’amore Trinitario, prima in famiglia e poi per le strade del mondo. Il Cuore stesso di Maria, che offrendo al mondo il suo Figlio crocifisso ha come offerto se stessa in sacrificio, ricevendo una spirituale spada di sofferenza, è un segno per noi, e si attualizza e rinnova ogni giorno con la nostra compartecipazione al sacrificio di Gesù nella Comunione eucaristica, unendovi le nostre preghiere, buone azioni, sofferenze, ecc., per realizzare il mistero della Redenzione per quanti ancora sono lontani da Dio ma sempre amati da Lui. In questo è racchiuso il segreto della salvezza e santità dell’umanità, proclamata da una voce forte (il Padre), e come vuol significare la visione di Gesù crocifisso che tutto si proietta nel Sacrificio eucaristico, i cui benefici si riversano sul mondo intero (il calice traboccante), e come sembrano simboleggiare quelle fiammelle che avvolgono tutto lo spazio intorno (lo Spirito Santo Amore che riempie di sé tutto il creato). Noi siamo uniti e cooperiamo a tutto questo nella misura in cui rispondiamo alla chiamata a ritornare a Dio, a riscoprire la nostra consacrazione battesimale che affidata devotamente all’Immacolato Cuore di Maria, Regina della Pace, si perfeziona nello spirito di penitenza, nella vita di preghiera e nello slancio missionario di riparazione dei danni causati dal peccato, per la pace nostra, dell’umana società e del mondo poiché si traduce in amore che si dona e che prolifera tra i fratelli soprattutto fra quelli più lontani e più traviati, per il bene di tutta l’umanità e di tutto il creato. |