Cronaca del 1° febbraio 2004 - Dal Santuario della Madonna della Roccia di Belpasso

1° febbraio 2004 - Ai consacrati al Cuore Immacolato di Maria – dal Santuario della Madonna della Roccia di Belpasso

Cronaca del 1° febbraio 2004 - Dal Santuario della Madonna della Roccia di Belpasso.

UNA GIORNATA SPLENDIDA NEL NOME DI MARIA.

Nessuno si aspettava una giornata così luminosa e mite, con un clima quasi primaverile. Dalla sera precedente, il posteggio vicino alla strada, era stato occupato da una ventina di roulottes giunte da Palermo e da altre località. L'affluenza dei pellegrini è stata notevole; erano presenti circa 1500 devoti e un gruppo numeroso di Scout di Belpasso. Presso il tempietto della Madonna i pellegrini sono stati guidati nella recita del S. Rosario meditata dal Sig. Elio e da Fr. Saturnino.
II Rettore P. Giovanni, da solo, confessava ininterrottamente, ma i penitenti erano numerosi e all'inizio della S. Messa, ha chiesto scusa a quanti non avevano potuto accostarsi al Sacramento della Penitenza; ha esortato, quindi, a fare un sincero atto di pentimento, promettendo che avrebbe continuato le confessioni dopo la S. Messa. Si sono accostati alla S. Comunione circa 700 pellegrini. Alle 12,10 il Rettore P. Condorelli, ha iniziato il Sacro Rito; con lui, concelebrava il Rev.do P. Buccheri, mentre il Vice Rettore era rimasto a casa con l'influenza. Ha salutato quindi tutti i presenti che di mese in mese vengono in questo luogo sacro, per chiedere alla Madonna chissà quante grazie; questa fedeltà appartiene ad uno di quei segni che nessuno potrà mai cancellare. Ha poi inviato un saluto al P. Domenico e al responsabile del gruppo di Palermo, Avv. Vittorio Consoli, anch'egli malato; esortava i presenti a ricordarli nella preghiera, davanti alla Madonna della Roccia.

PENSIERI TRATTI DALL'OMELIA DEL RETTORE P. GIOVANNI:
Cari Fratelli e Sorelle, con l'influenza non ci possiamo fare niente, invece dobbiamo sempre guardarci da un'altra influenza malefica. E' proprio quello che abbiamo ascoltato oggi nel Vangelo.
Gli abitanti di Nazaret, hanno avuto il privilegio di apprendere, per la prima volta, l'annuncio di Gesù sulla sua missione di Messia e Redentore, ma non compresero le sue parole di grazia perché prima restarono meravigliati, ascoltando le parole del profeta Isaia, poi quando Gesù applicò a se stesso la grande profezia che si realizzava nella sua persona, lo cacciarono via con violenza e tentarono di ucciderlo. Non capirono l’oggi di Dio. Anche noi siamo nell'oggi di Dio, siamo nel futuro che è iniziato a Nazaret ed è proseguito per le strade della Palestina passando attraverso il Calvario e il sepolcro spalancato; quel futuro, dalla discesa dello Spirito Santo è giunto fino ai nostri giorni. Noi siamo nell'oggi di Dio; ebbene, dinanzi a questo annuncio gli abitanti di Nazaret, vogliono ridurre Gesù, presenza dell'amore del Padre, al figlio di Giuseppe, ecco il punto, la chiusura, ecco il cuore di pietra. Gesù non è il figlio di Giuseppe, è l'amore del Padre che si rivela in tutta la sua grandezza. Maria conservava tutte queste cose nel suo cuore e al momento opportuno lo aprirà agli Apostoli e, quando discese lo Spirito Santo, nel giorno della Pentecoste, era insieme con loro. Oggi noi continuiamo la storia della Chiesa e dobbiamo prendere coscienza di questo grande dono, opera dello Spirito Santo, riuniti con Maria e Gesù rivelazione dell'amore del Padre. Riscopriamo dunque la nostra vocazione: non siamo qui per caso, neppure io sono qui per caso, questo era il posto dove mai io avrei immaginato di arrivare. Abbiamo sentito dal profeta Geremia: " Dio mi ha scelto sin dal seno materno. Dio mi ha chiamato prima ancora che io potessi nascere, perché mi ha affidato una missione" Tutti voi siete anche qui di mese in mese per portare nel vostro ambiente, nelle vostre famiglie, la missione che il Signore vi affida, Abbiamo ora tanti programmi che vogliamo mettere nelle mani del Signore e non ultimo il proposito di consacrare una domenica, ogni mese, per vivere in piena spiritualità, con le famiglie dei consacrati sia qui presso il Santuario, sia nei paesi dove vi trovate: Questo progetto lo spiegheremo meglio nel prossimo giornalino - notiziario. Chiediamo l'aiuto della vostra preghiera perché da questo luogo sacro, si diffonda la missione della vocazione alla pace, attraverso la consacrazione delle famiglie al Cuore Immacolato di Maria, perche' questo vuole il signore, con il programma che la Madonna continua a rivelarci. Il nostro impegno sarà dunque di santificare la famiglia, di far rivivere il sacramento del Matrimonio Cristiano, secondo il volere di Dio; allora ci sarà un rinnovamento per tutta la società. La vita è missione all'amore! Perché Dio è amore! Rileggiamo con calma la bella lettera di S. Paolo, cosi meditandola insieme, ci sentiremo più uniti.
Questa lettera è l'inno più bello all'amore. Io la raccomando ai mariti e alle mogli. La carità è paziente e con la grazia di Dio ce la faremo. E il Signore ci ha dato la speranza che ci trasformerà.
La vita senza speranza non si può vivere, ma Dio non abbandona il suo popolo. Noi siamo smemorati e abbiamo bisogno, ogni tanto, di ripassarci la lezione; Dio e la Vergine Santa non ci abbandonano mai; certe volte ce lo dimentichiamo. Gesù e la Madonna sono fedeli... ma noi, su cosa fondiamo la nostra speranza? Su di noi? Ma no. Sulla fedeltà di Dio, sull'amore di Maria, questi sono i sostegni della nostra speranza e così rianimiamo la vita .anche quando sembra spegnersi.
Dobbiamo allora pregare per tutti quelli che sono in difficoltà affinchè il Signore dia sempre a ciascuno di noi la grazia di essere portatori di speranza II resto lo farà Lui! Amen! (Una voce grida forte) "VIVA MARIA!" La S. Messa continua nel fervore della preghiera; molti si accostano con devozione alla santa Comunione. Prima della benedizione finale P. Giovanni invita le mamme a presentarsi presso l'altare con i loro bambini, perché ricevano una speciale benedizione. È commovente vedere tanti piccolini in braccio alla propria madre: sono le speranze della Chiesa e della società.
Una ragazza del coro, Maria Domenica, legge con espressione la leggenda delle quattro candele: un insegnamento bello e reale Infine il P. Rettore raccomanda, di non distribuire immagini o libretti di devozione che non siano stati autorizzati, durante la recita del S. Rosario, o durante la S. Messa, ma attendere al termine della celebrazione eucaristica, per non creare distrazioni durante la preghiera.
Dopo la S. Messa il gruppo degli Esploratori e gli altri gruppi di Palermo e di Messina hanno consumato, in fraternità, il pasto portato da casa, nel salone della Casa del Pellegrino, provvedendo generosamente anche a chi ne era sprovvisto.
Alle ore 15,30 il Rettore P. Giovanni ha riunito in una saletta, i responsabili del Comitato Regina Pacis, esponendo i vari problemi inerenti alla gestione del Santuario., colloquiando poi fraternamente sui vari argomenti economici e spirituali e preannunziando, in un giorno non troppo lontano, la posa della prima pietra del Santuario che dovrà sorgere presso il tempietto della Madonna.
E' stata un giornata veramente importante che ci ha recato tanta gioia, per quanto si sta realizzando, con buona volontà da parte di tutti, per il futuro del Santuario.

LODE E GLORIA A DIO E ALLA REGINA DELLA PACE!

( Da parte del Comitato Regina Pacis di Belpasso )

1° febbraio 2004 - Ai consacrati al Cuore Immacolato di Maria – dal Santuario della Madonna della Roccia di Belpasso

La Madonna ci aiuta ad ottenere i doni e i carismi dello Spirito Santo

Cari Fratelli e Sorelle, già è trascorso il primo mese del nuovo anno ed è doveroso esaminarci sulla nostra vita spirituale; se costatiamo che non abbiamo concluso un gran che, con lo sguardo rivolto alla nostra Regina e Madre, cerchiamo seriamente e sinceramente l'aiuto dello Spirito Santo.
Nei suoi messaggi la Madonna ci richiama spesso a ricorrere a questa fonte sicura e non ci mancheranno certamente i suoi doni: "Lo Spirito Santo, dono del Signore, con la preghiera si effonderà in voi e vi accompagnerà, vi aiuterà, vi guiderà, vi insegnerà ciò che dovete fare" (1986 ). Lavoriamo con umiltà nella vigna del Signore, senza pretese, perché siamo poveri peccatori e quando ci accostiamo al Divino Spirito, per chiedere i suoi doni, purifichiamo prima la nostra anima con un atto di pentimento: saremo più pronti a ricevere le sue ispirazioni, contribuendo a costruire, insieme a Lui, un " mondo nuovo ".
Chiediamo con insistenza, i suoi sette doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio ed anche i suoi carismi, con grande umiltà, lasciando la scelta a Dio, per la sua gloria e per il bene delle anime.
Così ci metteremo interamente tra le braccia del Padre Celeste e del Divino Spirito, in modo che, pieni di grazia e di amore, potremo operare in profondità nelle anime. La Madonna ci avverte ancora: "Molti uomini, con la loro superficialità e brama di grandezza offendono il Signore " (18-6-1986 ).
Lo Spirito Santo ci mette in guardia contro gli inganni del maligno: l'attaccamento al denaro, i divertimenti, il lavoro, le comodità...Queste cose sono doni di Dio e se adoperate bene possono aiutarci, per crescere nella bontà, ma se diventano idoli ci allontanano da Lui e ci fanno cadere nel vizio. Durante la nostra vita, cari fratelli e sorelle, dobbiamo fare il possibile per imparare ad amare Dio e soltanto così potremo entrare in Paradiso! Ricordiamo che Dio ama tutti, anche quelli che non lo amano! Quando poi una persona ha il cuore pieno di Dio, non può fare a meno di amare il prossimo: Lo Spirito Santo lo aiuterà a perdonare e soltanto col suo aiuto arriveremo ad amare, raggiungendo la pace e la gioia. Lo Spirito Santo ci aiuterà poi a risolvere il problema della nostra preghiera. Satana è molto furbo e ci tenta; per resistere e vincere le tentazioni bisogna pregare molto e chiedere incessantemente la presenza in noi dello Spirito Santo! Chi prega con sincerità e costanza ha il potere di vincere il male. Inginocchiamoci davanti al Crocifisso e ringraziamelo perché è morto per amore, per ciascuno di noi perdonando e firmando col suo sangue, quando lo hanno innalzato sulla croce. Impariamo dunque ad amare e a perdonare perché siamo figli di Dio; da soli non siamo nulla, non siamo nessuno..Lo Spirito Santo ci aiuterà a percorrere con convinzione questo cammino di fede. Satana non può nulla contro di noi, senza il nostro libero consenso e lo possiamo sempre vincere con la preghiera.
Ogni consacrato, può vivere intensamente l'ondata viva dello Spirito nella sua giornata, può contemplare mentre lavora, può pregare anche quando va per la strada, può passare dalle cose di questa terra a Dio, da un contrattempo all'offerta di se stesso, conservando la capacità di ammirare nella sua vita l'operato di Dio che lo ispira e lo conduce per vie misteriose e sublimi.
Cosi, docili al divino Spirito, che ci conduce, saremo capaci veramente di compiere la missione che Dio ci ha affidato e saremo in grado di attuare il piano divino su di noi.
Uniti infine alla Vergine, Regina della pace, preghiamo:

VIENI SANTO SPIRTTO manda a noi dal Cielo un raggio della tua luce. Vieni Padre dei poveri,

vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori!

Il giorno 7 febbraio, troviamoci uniti ai piedi della Vergine Santa, per consolarla e rinnovare i nostri propositi: alle ore 18,30 (Da parte dell'Associazione Regina Pacis di Belpasso) 

11 Maggio 2004

Per ascoltare l'omelia di S.E.R. Mons. Gristina, Arcivescovo Metropolita di Catania, cliccare

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