Notizie e immagini dalla Roccia 2000

 Indice

1° maggio 2000

Insediamento e benedizione della statua di Nostra Signora di Belpasso.
Elevazione a Santuario Diocesano.
Padre Angelo Grasso nominato Rettore del Santuario.
La Madonna della Roccia

11 maggio 2000

14° anniversario delle apparizioni

1 ottobre 2000

Giubileo degli Scout FSE

20-29 novembre 2000

Trionfo del Cuore Immacolato di Maria a Torino

1° maggio 2000 - Inaugurazione e benedizione della Statua di Nostra Signora di Belpasso

 

Oggi per Belpasso è stato un giorno memorabile.
L'afflusso dei pellegrini è stato notevole: si contavano diverse migliaia di fedeli, venuti con una trentina di pulman e centinaia di auto private da ogni parte della Sicilia e del Sud Italia, Calabria in testa. Era presente anche un folto gruppo proveniente dalla Germania.
Le celebrazioni sono iniziate alle ore 11,30 circa, con l'inaugurazione, alla presenza dell'Arcivescovo di Catania S.E. Mons. Bommarito, della Casa del Pellegrino, poco distante dalla Roccia.
Verso le ore 12,00, una processione, con in testa un monumentale Crocifisso in legno, opera e dono dello scultore Giovanni Genova, seguito dall'Arcivescovo e da numerosi sacerdoti, si è mossa dalla Casa del Pellegrino al Tempietto della Roccia.
Dopo aver salutato i numerosi pellegrini, l'Arcivescovo ha benedetto, alla presenza di numerose autorità civili, la splendida statua della Vergine che era stata posta sulla Roccia la mattina precedente, coperta da un drappo azzurro.
Sono stati momenti di intensa commozione, e la gioia di tutti ha raggiunto il culmine quando l'Arcivescovo ha consacrato ufficialmente la Cappella come Santuario Mariano della Diocesi di Catania e, dopo averne designato Primo Rettore Padre Angelo Grasso, ha impartito la solenne Benedizione Giubilare.
La giornata si è conclusa nel tardo pomeriggio, quando i pellegrini hanno intrapreso il viaggio di ritorno ai rispettivi luoghi di provenienza, ma, fino a tarda sera, è stato un viavai di fedeli dei luoghi vicini che accorrevano a rendere omaggio alla Mamma Celeste.
L'appuntamento per tutti i fedeli è per l'11 maggio, quattordicesimo anniversario della prima apparizione.


Il tempietto che custodisce la roccia delle apparizioni è diventato Santuario Mariano Diocesano.
(di Maria Calvagno)

Il tempietto che custodisce la roccia delle apparizioni è diventato Santuario Mariano Diocesano: l’arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Bommarito lo ha comunicato alla folla di fedeli presenti il 1° maggio nel luogo sacro, a conclusione della S. Messa.
(testo integrale del decreto).
La notizia inaspettata, assieme alla nomina di Don Angelo Grasso a Rettore del Santuario, ha suscitato grande gioia e commozione fra la vasta assemblea dei presenti, che è esplosa in un lungo e fragoroso applauso. La giornata è stata di quelle memorabili, come al tempo delle apparizioni, con una folla di fedeli, circa 15.000, giunti a Belpasso da ogni parte della Sicilia ed anche dalla Calabria per assistere all’inaugurazione della Casa del Pellegrino ed alla benedizione della statua della Madonna posta sulla Roccia. Per tutti, autorità comprese, l’appuntamento è stato alla Casa del Pellegrino, una struttura in via di completamento, che attualmente dispone di un salone a piano terra di quattrocento metri quadri circa e di un piano superiore dove verranno realizzati ambienti per accogliere i religiosi.
Dalla casa di accoglienza, dopo la benedizione impartita dall’Arcivescovo Bommarito, i fedeli, preceduti da crocifisso portato in dono dai pellegrini palermitani, si sono avviati in processione verso il tempietto per assistere alla "svelata" della statua, cui è seguita la S. Messa presieduta da Mons. Bommarito e concelebrata da numerosi sacerdoti della Diocesi. Il clima è stato di grande e composta devozione, con canti, preghiere e invocazioni alla Regina della Pace. L’Arcivescovo lo ha ripetuto più volte durante la giornata: "Questo è un luogo di preghiera, qui la gente viene e trova la grazia della conversione assieme al conforto ai mali dello spirito e del corpo".
Per il Rettore, Don Angelo Grasso, l’incarico affidatogli dall’Arcivescovo è di grande impegno e responsabilità. I progetti che andranno a svilupparsi sul posto sono di largo respiro e gli sarà necessario il sostegno dei tanti fedeli che frequentano la Roccia.
Lui, del resto, è fiducioso: "Quanti si affidano alle proprie forze potrebbero pensare che queste iniziative siano pura utopia; ma noi, che abbiamo ricevuto il dono della fede, non possiamo non spalancare il nostro cuore alla Grazia di Dio, che supera i nostri limiti, ed affidarci alle mani di chi può disporre oltre ogni nostro progetto".
Vibrante e significativa l’omelia pronunciata dall’Arcivescovo durante la celebrazione eucaristica:
"Carissimi fedeli provenienti da tutte le parti della Sicilia e dalla Calabria e da altre comunità ecclesiali più lontane, faccio notare che, dopo la Pentecoste e il discorso di S.Pietro, ci fu coraggio e gli Apostoli cominciarono ad annunziare le meraviglie del Signore.
Anche noi, miei cari, siamo qui in un momento di grande grazia e di particolare misericordia. Anche noi vogliamo ricevere, o Vergine della Roccia di Belpasso, o Regina della Pace, il dono dello Spirito Santo, che Tu hai ricevuto abbondantemente.
O miei cari, che lo Spirito Santo scenda in noi, che siamo tanto fragili, tutti un po’ peccatori, smarriti in questo mondo sempre più materialistico, dove l’assoluto sta diventando il dio denaro, dove la pubblicità sempre più mondana cerca di strappare il cuore di carne e mettere al suo posto un salvadanaio!….
Abbiamo bisogno di Maria, dello Spirito Santo, che è luce dell’intelligenza, che ci fa vedere dov’è la strada della verità. Abbiamo bisogno dello Spirito Santo, che è forza per la nostra volontà, per seguire le vie del bene, per combattere con il bene il male che talvolta appare trionfante. Abbiamo bisogno della Spirito Santo, perché non facciamo come Nicodemo che era andato da Gesù di notte perché era pieno di vergogna.
Noi, o Maria, siamo venuti qui di giorno perché non ci vergogniamo della nostra fede, perché sappiamo che senza la fede l’uomo non vive, senza fede non si vive da uomini, si vegeta.
Noi, che siamo, per grazia di Dio, nati nell’acqua santissima del nostro Battesimo, abbiamo bisogno di rinascere, di riprendere coscienza della bellezza della nostra fede, dello splendore della storia della salvezza, dove si manifesta la misericordia salvifica del Padre, attraverso il Figlio Gesù, la Sua morte e resurrezione, e attraverso l’effusione dello Spirito Santo.
O Madre, quante grazie abbiamo da chiederti in questo giorno veramente solenne……. ma te ne chiediamo una sola: ottienici l’abbondanza dello Spirito Santo ,con i suoi doni, insieme con la luce, la forza, il coraggio e la Tua intercessione.
O Vergine della Roccia di Belpasso, sii sempre con tutti noi! Così sia!".

A conclusione della S. Messa, la folla di fedeli, con in testa l’Arcivescovo, il Rettore del Santuario e gli altri sacerdoti, si è avviata in processione verso la Grotta della Resurrezione, per collocare l’artistico crocifisso ligneo, opera dello scultore Giovanbattista Genova.
Il momento è stato assai solenne e significativo: il dono dei pellegrini di Palermo è un segno di quella comunione di fede e di devozione che lega questo folto gruppo di fedeli alla Roccia.
L’Arcivescovo ha espresso loro un vivo ringraziamento, insieme all’augurio che questo legame con il Santuario possa essere sempre più intenso e ricco di frutti spirituali nel nome di Cristo e di Maria

LA MADONNA DELLA ROCCIA

Sono passati ben quattordici anni da quando Belpasso è assurta all'onore della cronaca per un evento straordinario, che l'ha resa famosa in tutta Italia: le presunte apparizioni della Madonna al veggente -Rosario Toscano (all'epoca dei fatti poco più che quattordicenne), in quel luogo allora impervio e sciaroso, lungo la strada che collega il paese al Santuario di Mompileri, divenuto noto col nome di "Roccia di Belpasso".
Le apparizioni, come certamente si ricorderà, ebbero inizio l'11 maggio 1986 e dal 1° gennaio 1987 si sono ripetute ogni primo del mese, fino al maggio 1988, quando la Madonna, nel suo ultimo messaggio dato al veggente, annunciava che non sarebbe più apparsa.
Ad ogni appuntamento è stato un crescendo continuo di partecipazione di fedeli che accorrevano da ogni angolo della Sicilia, ma anche da altre regioni del meridione, fino a sfiorare la presenza . di oltre centomila persone.
Certo a distanza di anni, ripercorrendoli a ritroso e tornando con la mente a com'era questo luogo, diventato ormai sacro, si pensa a quanto fatto da chi, con entusiasmo e fede e con tanto sacrifìcio si è volontariamente speso per renderlo accogliente e ospitale come ora è.
I lavori di sistemazione eseguiti non sono frutto di finanziamenti regionali, provinciali o comunali (questi enti hanno fatto ben poco), ma opera di un Comitato di fedeli, sorto spontaneamente, ad opera anche di persone che oggi non ci sono più, come Padre Alfio Signorelli e Padre Luciano Cosentino, che giorno dopo giorno, sfidando tutti gli inghippi burocratici, hanno fatto sì che diventasse un luogo dignitoso di preghiera. E anche se non ci sono più le presenze oceaniche di allora, rimane comunque costante l'afflusso di pellegrini che continuano a venire a pregare in questo luogo sacro.
Anche la Chiesa che dapprima si è mostrata cauta, com'è naturale davanti ad avvenimenti del genere, si è via via interessata al caso. Infatti l'Arcivescovo Bommarito ha avuto modo varie volte di incontrarsi col veggente, ricavando da questi incontri una buona impressione; quindi ha dato il placet per la realizzazione di una Cappella prefabbricata prima e del tempietto sulla Roccia poi, consentendo anche al Parroco di Borrello di celebrare Messa.
Infine si è giunti al 1° maggio del 2000 e quello che era un sogno si è fatto realtà: è stata inaugurata dall'Arcivescovo Bommarito, alla presenza delle autorità provinciali e comunali, la "Casa del Pellegrino", acquistata dalla Diocesi e destinata ad accogliere dignitosamente i pellegrini che vengono a Belpasso, è stata posta e benedetta la statua della Madonna sulla Roccia, ma cosa veramente inaspettata, nell'occasione Mons. Bommarito, a sorpresa, ha elevato la "Roccia di Belpasso" a Santuario Diocesano, sancendo così quasi l'autenticità delle apparizioni, e spiegando che, a prescindere dal fatto dell'autenticità o meno delle apparizioni, questo luogo è diventato per molti via alla conversione del cuore. 

Alberto Consolo

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11 maggio 2000 - 14° anniversario delle Apparizioni

Un'altra giornata indimenticabile - circa 5000 pellegrini affollano il luogo delle apparizioni.
Il simulacro della Madonna, racchiuso ormai in un artistico rivestimento a forma di tempietto, accoglie in un atteggiamento premuroso e materno, i suoi figli devoti.
Mons. Mauro Licciardello, cerimoniere arcivescovile, presiede l'Eucarestia, attorniato da 6 sacerdoti concelebranti e circa 100 pellegrini consacrano solennemente la loro vita al Cuore Immacolato di Maria.
Fin dalle prime ore del mattino si nota il movimento caratteristico delle grandi occasioni con i pellegrini che arrivano ininterrottamente a gruppi consistenti da tutte le parti della Sicilia o da più lontano.
I primi a giungere sono i devoti di Mazara del Vallo, sempre entusiasti, nonostante le molte ore di viaggio, preparati e diretti dalla Signora Caterina, da Randazzo é giunto un gruppo ben organizzato, da Messina sono giunti, come sempre molto numerosi, guidati dai coniugi Russo, da Palermo condotti ed animati dall'instancabile Avv. Vittorio Consoli.
Abbiamo così rivisto i volti di alcuni sacerdoti presenti alla Roccia fin dalle prime apparizioni e soprattutto P. Filippo Buccheri.
La sua presenza si è dimostrata veramente preziosa e determinante fin dall'inizio delle apparizioni.
Era presente, con la mamma Anna Maria e accolto con tanta simpatia o gioia da tutti i pellegrini, anche Rosario, che ha presieduto la preghiera del S. Rosario commentando i Misteri Gloriosi, con opportune riflessioni.
Intanto giungevano altri gruppi di pellegrini in bell'ordine: ciascuno teneva in mano, ben alta, una rosa o un giglio in segno di devozione, suscitando nei presenti tanta gioia e commozione.
Due signore, dopo aver pregato davanti la statua della Madonna, hanno offerto alla Celeste Regina i loro orecchini, assai preziosi.
Il Rettore del Santuario, P. Angelo Grasso, aiutato dai volontari del Comitato, riusciva a sistemare un po' tutti, esortandoli al raccoglimento e alla preghiera.
Il giovane Rosario, prima della 5. Messa, ha letto una bella preghiera di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria esortando i presenti a ripetere spesso la loro personale consacrazione in segno di fedeltà alla Madonna.
P. Angelo ha quindi presentato ai fedeli Mons. Mauro Licciardello, cerimoniere della Curia Arcivescovile, e lo ha ringraziato per la sua disponibilità a presiedere questa celebrazione Eucaristica, motivo e segno della benedizione del Signore e della Vergine Maria.
Anche Monsignore ha ringraziato dell'invito, grato al Signore per il dono che ci ha concesso della Vergine Maria come compagna e guida sicura del nostro cammino.
" Sento una grande gioia di vivere con voi questo momento di grazia come nel Cenacolo dove gli Apostoli stavano con Maria. Viviamo dunque con fervore questo momento in preparazione alla Pentecoste e Maria ci insegnerà a capire come é grande il mistero dello Spirito Santo.
Venendo in questo luogo mi sono chiesto il perché Maria si sia presentata in mezzo a noi ponendo i suoi piedi sopra una roccia.
A Fatima, si è presentata sopra un albero, a Lourdes in una piccola grotta e qui sopra una roccia. Perché?
Si possono fare due considerazioni: la prima consolante e positiva , la seconda di segno contrario.
Partiamo con quella consolante: la Roccia é il simbolo della grandezza, della maestosità della provvidenza di Dio e Maria poggia i piedi sulla roccia.
La Sacra Scrittura parla spesso della roccia e, soprattutto nei salmi, Dio è paragonato alla roccia.
"Il Signore è la mia roccia - Tu sei la mia roccia, o Signore - Dio è mia roccia di difesa - La roccia del mio cuore è Dio - Acclamiamo alla roccia della nostra salvezza - Benedetto il Signore, mia roccia - Il Signore è la roccia eterna".Allora Maria sta sulla roccia, che è Dio, ha scelto la roccia perché il suo essere è stare con Dio e in Dio; è questa la sua posizione, il suo essere: vivere in Dio!
Maria dunque è piena di grazia e ha tutto quello che può possedere una creatura; ma non è così per l'uomo.
Ci accorgiamo talora, che qualcuno ha il cuore come la roccia, pesante, negativo...
Il cuore dell'uomo diventa come la roccia quando vive nel peccato, quando è distaccato da Dio e il suo cuore non può palpitare di vita; quando non possediamo Dio il nostro cuore è roccia.
Il cuore dell'uomo diventa come la roccia quando non ascolta la Sua Santa parola e allora non produce alcun frutto di vita eterna.
Dio è carità e se noi vogliamo vivere il nostro cristianesimo, dobbiamo vivere d'amore e questo non può avvenire quando il nostro cuore è indurito dal rancore, dall'odio, da desideri di vendetta che impietriscono il cuore.
Quale sarà allora il rimedio?
Avvicinare la nostra Madre Celeste e saper vivere interiormente questo amore facendo diventare i nostri cuori più docili e malleabili.
La Madonna è sempre la nostra intermediaria presso Dio, unirci a Lui rappresenta la sua missione. Insieme a Lei la strada sarà più agevole poiché il Signore ha voluto questo; tutto per mezzo di Maria, anche la nostra salvezza.
Non ci distacchiamo dunque dalla nostra affettuosissima Madre per non rischiare di perderci; teniamoci piuttosto aggrappati al S.Rosario.
"O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio.." E' per mezzo di Maria che potremo raggiungere Cristo: "Ad Jesum per Mariam!"

Al termine dell'omelia il Rettore P. Angelo ha preso la parola per invitare i pellegrini, che si erano preparati per la solenne Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, ad avvicinarsi all'altare e si sono presentati in tanti, circa 100.
Guidato poi da P. Angelo si è formato un grande coro di tanti fratelli e sorelle che consacravano alla Madonna il loro cuore, la vita e l'avvenire. Infine è continuata la celebrazione eucaristica con una fervente Comunione da parte di quasi tutti i presenti.
Prima della grande benedizione finale da parte di Mons. Licciardello, il Pres. Avv. Alfio Tomasello ha ringraziato in modo particolare i sacerdoti presenti che si erano messi a disposizione dei fedeli fin dal mattino per la Confessione, tra i quali il Rev.do P. Filippo Buccheri e il Parroco di Borrello. Giuseppe.
Un ringraziamento particolare al nuovo Rettore P. Angelo per la sua dedizione all'opera che gli è stata affidata.
Una signora di Randazzo ringrazia la Madonna per la grazia ricevuta: dopo 18 anni di matrimonio ha avuto una splendida bimba, tanto desiderata.
Terminata la S. Messa i presenti sono stati invitati a recarsi in processione presso la grotta della Resurrezione per rendere omaggio e pregare davanti al grande Crocifisso ivi collocato.
Nel cuore dei presenti rimane la memoria di questa ricorrenza che ci ha fatto rivivere la fede e l'emozione delle apparizioni della Regina della pace.

ONORE, GLORIA E BENEDIZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, REGINA DELLA PACE! 

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 1 ottobre 2000 Giubileo degli Scout - FSE di Sicilia

Fin dalle ore 9,30 è stato un susseguirsi di pulman, circa 70, che giungevano da ogni parte della Sicilia.
Oltre alla consueta folla di pellegrini del primo di ogni mese (circa 3000) erano presenti 2000 Scout della FSE (Federazione Scout d'Europa) che hanno voluto iniziare le attività dell'anno scoutistico con un pellegrinaggio ai piedi della Madonna della Roccia, molti accompagnati dalle loro famiglie.
E' stato uno spettacolo commovente vedere scendere tanti giovani che, divisi nelle varie unità, prendevano posto nella spianata tutt'attorno al Tempietto della Madonna della Roccia.
Alle ore 10,00 circa è giunto Rosario che, dopo aver parlato con Don Giorgio Lobbia, Assistente Nazionale delle Guide, giunto da Padova in rappresentanza di P. Ivan Zuzek, già Assistente Generale degli Scout FSE, si è recato alla Roccia per partecipare alla recita del S.Rosario.
Alle 11,45 circa è giunto S.E. Mons. Bommarito, Arcivescovo di Catania, e tutti gli Scout, in ordine, hanno preso posto davanti al Tempietto: è stato un tripudio di cappellini rossi e verdi, coccinelle e lupetti, con gli orifiamma disposti tutt'attorno al Tempietto.
A mezzogiorno, dopo la supplica alla Madonna di Pompei, è iniziata la S.Messa, accompagnata dai canti degli Scout.
Dopo due brevi messaggi di P.Ivan e dei Commissari Generali, letti dal Commissario Generale, l'Arcivescovo di Catania ha pronunziato la seguente omelia:

Carissimi pellegrini, sempre puntuali ogni primo del mese, qui a questo Santuario
E' un Santuario giovane perché è stato proclamato tale soltanto qualche mese fa, ma è anche adulto, perché la Madonna attira a questa Roccia, al suo Cuore Immacolato, folle sempre oranti. E tanti, tanti raccontano di grazie, di miracoli, di conversioni, a questa roccia benedetta. E ci sono parecchi giovani i quali dichiarano che proprio qui, alla Roccia di Belpasso, hanno ricevuto il dono della vocazione al sacerdozio.
Siate benvenuti, carissimi pellegrini del primo di ogni mese.. a voi oggi si unisce questa magnifica, splendida schiera di Scout d'Europa. Vengono da tutta la Sicilia, coi loro assistenti, coi loro capi, e vengono qui per celebrare davanti alla Madonna della Roccia il Giubileo dell'Anno Santo.
Il giubileo, miei cari, lo stiamo celebrando nel duemillesimo compleanno di Gesù. Duemila anni fa Gesù, dal cuore del Padre, dall'eternità è venuto nella storia, nato come noi, vissuto come noi. E' venuto a porre, come dice l'evangelista, la sua tenda in mezzo a noi.
Questo, miei cari, è l'evento degli eventi, il figlio di Dio che, pur restando Dio col Padre e con lo Spirito, diventa uomo come noi, cammina come noi, per insegnarci una cosa sola, una, e tutto il vangelo ce lo grida: la salvezza, quella salvezza di cui il Vangelo di oggi esprime in termini molto precisi e fortissimi. La salvezza, ci ha insegnato Gesù e ce lo insegna il Vangelo, si conquista solo e unicamente sulle vie dell'amore, sulle vie del servizio.
E gli scout sanno bene che servire è un motto che li qualifica.
Io sono stato, nei primi anni di sacerdozio, a Londra; e in via Baden Powell, ho vissuto, la dove è nato lo scoutismo mondiale, una giornata, per capire meglio qual è lo spirito, qual è il metodo stupendo dello scoutismo: amare Dio, amare la natura, amare gli altri, servire.
Ecco le quattro grandi luci che brillano sul cammino dello scoutismo.
Questi Scout d'Europa, che ormai sono diffusi in tutto il mondo, in tante nazioni, portano a noi il messaggio dell'amore di Dio, dell'amore alla natura, dell'amore ai fratelli ed alle sorelle, dell'amore al servizio.
Grazie, carissimi Scout d'Europa.
Intanto, il Vescovo di questa bella e grande Chiesa di Catania, vi dice grazie perché avete scelto questo Santuario della Madonna della Roccia. E' un Santuario particolare, con questo tempietto che è un po’ il cuore di tutto il complesso. Poi c'è la Via Crucis, con la Grotta della Resurrezione c col Cristo che vi aspetta: tanti raccontano di aver ricevuto grandi grazie, da quel Cristo, per intercessione della Vergine Immacolata Maria della Roccia. E poi c'è la Casa del Pellegrino, con un grande salone che può accogliere giovani desiderosi di venire qui a pregare e trascorrere una giornata di ritiro e meditazione.
Dio sa quanto bisogno abbiamo in questa società ciarliera di momenti di silenzio, di momenti di preghiera, di momenti di contatto con la natura; e voi sapete benissimo, carissimi scout, cosa significhi stare a contatto con la natura, come ci si sente più vicini a Dio.
Grazie per avere scelto questo santuario.
Io sono sicurissimo che ciascuno di noi, da questo luogo, oggi partirà con una grazia speciale, una grazia di rinnovamento nel cuore, questo nostro cuore che dobbiamo consacrare al Cuore Immacolato di Maria, una grazia di conversione. Cristiani lo siamo, ma dobbiamo ancora migliorare, e questo anno santo lo stiamo celebrando proprio per diventare veri, autentici, convinti, gioiosi, festosi, coraggiosi cristiani, discepoli del vangelo dell'amore, del vangelo della libertà.
E, in questo Santuario, impareremo a diventare cristiani migliori, ricordando le parole di Maria alle nozze di Cana, quelle parole scritte nel Vangelo, che Lei ripete agli uomini di buona volontà: "Fate tutto quello che Egli, Gesù, vi dice". E' questo l'impegno che dobbiamo riportare da questo giubileo scoutistico, in questo giorno di luce e di grazia. E' questo l'impegno che dobbiamo portare a casa, carissimi pellegrini: "Fate tutto quello che Gesù vi dice".
Quando noi avremo trovato il coraggio di realizzare la volontà di Dio, che si esprime nel Vangelo di Gesù, allora quella sarà la via della nostra salvezza, la via della nostra speranza.
Il Papa, ai giovani, in quella memorabili giornate romane del Giubileo Mondiale della Gioventù, ha chiesto: "Cosa siete venuti a fare?". E tutti hanno risposto: "Siamo venuti a cercare Gesù!".
Miei cari, Gesù lo troviamo facilmente se ci mettiamo alla scuola di Maria, se affidiamo il nostro cuore al Suo Cuore Immacolato, e con Gesù, miei cari, troviamo la via, la verità e la vita. Senza via non si va, senza verità non si conosce, senza vita c'è la morte, la morte del cuore, la morte dello spirito. Quanta gente vive ed è già morta dentro, va in giro portando di qua e di la il proprio funerale!
Auguri, carissimi pellegrini, auguri, carissimi giovani scout d'Europa.
La luce, la pace, la gioia, la grazia, la forza, il coraggio dello Spirito Santo, per l'intercessione di Nostra Signora della Roccia, siano sempre con voi , con i vostri gruppi, con le vostre famiglie, con le vostre parrocchie.
Così sia."

Alla fine della S.Messa, l'Arcivescovo ha impartito la benedizione solenne con l'indulgenza giubilare.
Hanno concelebrato anche Don Baldassare Meli, Assistente Regionale FSE e Don Giorgio Lobbia, Assistente Nazionale delle Guide, giunto da Padova in rappresentanza di P.Ivan, impossibilitato a venire per i postumi di un'operazione, e, alla fine, ha pronunziato, tra l'altro, le seguenti parole:
"Vi ringrazio di questa occasione, perché sarà motivo, per quel che mi riguarda, per diffondere altrove questa vostra testimonianza.
In questi giorni abbiamo letto: "Vedrete gli angeli del cielo salire e scendere dal cielo e comunicare direttamente con Dio". Mi sembra che oggi, qui, si apra questa scala che ci mette in comunicazione con il Signore, con il Paradiso.
Perché la Vergine è un corpo risuscitato, direbbe San Paolo, e quindi, come corpo, ci dà la mano e accoglie la nostra mano che si affida a Lei. Non uno spirito ma, come corpo risuscitato, è il prolungamento di Gesù in mezzo a noi.

Se volete cercare Gesù, non dovete fare altro che ricorrere a Lei, e Lei è presente qui, in questo luogo".

Alle ore 15,30 circa, dopo un breve incontro con Rosario, gli Scout hanno intrapreso la via del ritorno con una carica in più.

   

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 20-29 novembre 2000 Torino - Trionfo di Maria

Dal 20 al 29 novembre si è svolta a Torino, nella Parrocchia di S.Agnese, retta da P.Gianni Marchesi, una settimana mariana molto intensa.
Si è iniziato con l'arrivo della statua pellegrina della Madonna di Fatima, e sono state celebrate varie S.Messe, precedute dalla recita del S.Rosario e, il giorno 23, dall'adorazione Eucaristica.
Dal giorno 24 al 29, la predicazione è stata tenuta da P. Filippo Buccheri S.J., un "giovane" sacerdote di 87 anni, profondo conoscitore delle apparizioni di Belpasso, proveniente da Catania e invitato personalmente da P. Gianni.
Gli incontri sono iniziati con la lettura di una lettera di saluto di Rosario Toscano ai parrocchiani:

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
mando a voi tutti un fraterno saluto. Non so se mi conoscete, se conoscete la storia che mi ha coinvolto in un
grande progetto di cui sono un semplice testimone.
Certamente P. Buccheri ve la illustrerà e dal suo racconto comprenderete la mia assenza dovuta ad una scelta di vita nascosta e di contemplazione dell’amore di Dio, ad imitazione dell’umiltà della nostra cara Madre del cielo che serbava tutto meditandolo nel suo Cuore.
La visita della sacra immagine di nostra Signora di Fatima vi spinga tutti a conoscere più approfonditamente e a meditare col cuore il messaggio di Penitenza, di Preghiera e di Riparazione, e vi attiri sempre più fino ad accoglierlo completamente nella vostra vita tramite un totale abbandono e affidamento al Cuore Immacolato di Maria affinché l’opera dello Spirito Santo, iniziata in voi con il Battesimo, abbia il suo perfetto compimento con l’eterna visione di Dio.
La consacrazione e affidamento a Maria richiede impegno da parte di ciascuno di noi, impegno nel testimoniare sempre la nostra fede nel suo figlio Gesù in tutte le circostanze della vita, nella gioia, nel dolore, nella fatica, nella sofferenza, in parole ed opere.
In questo Maria è maestra sublime perché è la perfetta discepola di Cristo, vi esorto perciò a frequentare ogni giorno la sua scuola pregando con il S. Rosario, essendo assidui e concordi nella preghiera e nell’incontro con Gesù Eucaristia.
Ciò serve ad edificare quel regno di Pace che il Signore ha voluto affidare al trionfo del Cuore Immacolato della sua Madre e di cui noi siamo chiamati ad essere cooperatori.
Questo è il messaggio che giunge anche da Belpasso dove il Signore ha posato amorevolmente il Suo sguardo compiacendosi del suo capolavoro che è Maria, e dove il santuario è proprio dedicato al Cuore Immacolato di Maria Regina della Pace.
Questo è perciò l’augurio e il saluto che rivolgo a voi tutti, accogliete Maria nelle vostre famiglie: la S. Madre Chiesa guarda ad esse come al suo stesso futuro; siate uniti con i vostri pastori e presbiteri dandovi forza e coraggio a vicenda nel seguire gli insegnamenti di Gesù e del suo dolce vicario in terra il S. Padre.
La S. Vergine vi aspetta laddove siete riuniti in preghiera, perché dove due o tre sono riuniti nel nome del Signore là c’è Gesù, e dove c’è il Figlio là c’è anche la Madre.
La nostra cara Madre del Cielo, quindi, vi aspetta nelle vostre case, una volta che l’abbiate accolta; vi aspetta nella vostra parrocchia, vi aspetta a Fatima e vi aspetta anche a Belpasso.
La gioia d’incontrarsi nel nome del Signore è come pregustare l’ancor più grande gioia e Pace del Paradiso.

Catania, 23 novembre 2000

Rosario

E' stato proiettato, nel salone parrocchiale, un filmato sulle apparizioni che ha riscosso grande interesse.
Nella messa vespertina del sabato, celebrata da Mons. Piergiorgio Micchiardi, vescovo ausiliare di Torino, e nelle S.Messe della Domenica, ben 300 famiglie hanno effettuato la Consacrazione delle Famiglie al Cuore Immacolato di Maria.
I giorni 25 e 26, P. Gianni Marchesi ha pronunciato, durante la Celebrazione Eucaristica, il seguente Atto di Affidamento e Consacrazione della Parrocchia e delle famiglie al Cuore Immacolato di Maria, da lui composto.

"O Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei venuta tra noi come "pellegrina", eccoci riuniti intorno a Te per affidartIi e consacrarTi tutte le nostre famiglie e questa "famiglia di famiglie" che è la nostra comunità parrocchiale di Sant'Agnese!
Noi riconosciamo in Te il modello ideale per vivere, al modo di Cristo, la vita familiare: aiuta le nostre famiglie a mettere Dio al primo posto!
Gesù Tuo Figlio Ti ha donata a noi come Madre: per questo noi ci abbandoniamo e affidiamo al Tuo Cuore Immacolato!
A Te, Madre della Chiesa, consacriamo la nostra parrocchia di Sant'Agnese: rendici un cuore solo ed un'anima sola, perché il mondo creda a Gesù Salvatore di tutti!
Vogliamo vivere come figli tuoi, per saper vivere con gioia da figli di Dio e da fratelli per tutti!
Ci impegniamo a seguire te come "maestra" di preghiera, frequentando quella "scuola di vita" che è il tuo Rosario!
Collaboreremo con Te, o Maria, perché questo mondo ritrovi la bussola della fede e la capacità della fraternità.
E Tu, o Madre del Signore, non abbandonarci, finché ci avrai tutti lassù con Te e con Gesù in Paradiso!"
La Chiesa, a quanto mi ha comunicato telefonicamente P. Gianni, è stata costantemente gremita da circa 1000 persone che hanno ascoltato, con grande commozione, la testimonianza e la predicazione di P. Buccheri, un vulcano che non ha nulla da invidiare all'Etna.

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1° Maggio 2000

P. Angelo Grasso
Rettore del Santuario

Arrivo dei pellegrini in processione

S.E.l'Arcivescovo di Catania Mons. Bommarito

S.Messa

S.Messa

La statua velata

S.E.Mons. Bommarito

La statua della Madonna della Roccia

La statua del Cristo alla Grotta della Resurrezione

1° ottobre 2000


Il quadrato degli Scouts

Don Giorgio Lobbia

Il Cerchio delle Coccinelle

Il Cerchio dei Lupetti

Scouts alla Roccia

Saluto di Rosario

Il quadrato finale


La Statua


P. Angelo Grasso


P. Angelo Grasso e S.E. Mons. Bommarito inaugurano la Via Crucis

31 luglio 2000
Pellegrini di Hong Kong alla Cappella


31 luglio 2000
Pellegrini di Hong Kong alla Grotta

 

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